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Nuzzo Monello ceramista: un’altra “faccia” della sua poliedricità.

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Nuzzo Monello ceramista: un’altra “faccia” della sua poliedricità.

Il mio Amico, prof. Nuzzo Monello – Dirigente neo-pensionato di Scuola Media – mia ha rivelato un’altra delle sue tante “facce” d’Artista: quella del…ceramista.  Memore della nostra antica collaborazione – da NETUM a LA GAZZETTA DI NOTO – l’ho pregato di inviarmi qualche “saggio” della di lui nuova espressione artistica, che propongo molto volentieri ai ns. Lettori col ” MANIFESTO”  della sua nuova attività.  N.d.D.

Lutum 100

Grafica 100

L u t u m       C h t o n i a       H y b l a

 Nel tempo… in cui gli scienziati (biochimici) si interrogano sull’importanza che l’argilla potrebbe avere avuto sull’origine della vita sulla terra, a Hybla Mayor ~ Sant’Elia nel territorio di Avola prende l’avvio la produzione di sculture, creazioni che si erigono dal ‘fango’ con salvacondotto una impronta della natura per consolidarsi in argille, terrecotte o ceramiche.

L’idea dell’opera si compone di tre aspetti simbolici rappresentati in tre sculture:

Hybla 100Chtonia 100

TRITTICO 100

1° – Lutum      ~ fango – argilla;

2° – Chtonia    ~ sacra madre terra;

3° – Hybla       ~ Hybla Mayor l’attuale città di Avola.

Le sculture in ciò assumono valore di unicità filosofica della vita sulla terra che, ancorché designata come “pagana” trova tracce dello “hieros gamos”, unione tra terra e sole, in tutte le mitologie. Soltanto dopo la loro unione il cui frutto primordiale presenta la “fertilità” in senso pieno, appaiono i miti che introducono la nascita dell’Adamo e dell’Eva.

Sicché l’Eva diviene la fecondatrice e l’Adamo il fecondatore, entrambi non generati ma “creati” dal fango sono posti nell’idilliaco “paradiso terrestre”: Talamo utopico, dove tutto il “creato” si rigenera ad esclusione dell’uomo che è inconsapevole delle sue potenzialità generative.

Ma, come la terra richiama l’unione con il sole, così Eva richiama l’unione con Adamo, dando alla loro esistenza valore pragmatico attraverso l’azione ricreativa di ogni “generazione e creazione”.

L’Uomo da “creato” diviene creatore ed ogni sua azione “prassi” diviene caotica poiché è il responsabile di ciò che “crea”, agisce direttamente sulla realtà che non conosce e sulle “verità” imperscrutabili della “creazione” di cui esso stesso è parte.

Dalla sua opera prende avvio la “ricerca” della verità, della conoscenza, del sapere.

Lascia “segni” ovunque, invoca aiuto alla terra e al cielo nel cui silenzio scruta le variazioni celesti e le loro influenze sulla terra ove “solo”, ora “crede” si conforta e si china alla scoperta dei molteplici aspetti della bellezza, fautrice dell’ordine e armonia cosmica.

Così come l’uomo non può discutere con chi lo ha plasmato se non ascoltarne il “silenzio”, e non può essere stimato più del suo “creatore”, così la sua opera rimarrà incompleta ai suoi occhi e velata alla comprensione degli altri, nutrendo con la sua “arte” il significato contenuto nell’opera e servendosi del “simbolo” la carica di affettività e dinamismo.

Propone un piano di conoscenza diverso dall’evidenza razionale, realizza la capacità di dire ciò che diversamente non può essere detto in quel momento, in quella circostanza in quel contesto, ma piuttosto ricorrentemente decifrato nel “significato”.

L’utilizzo della materia più umile, il fango o l’argilla “che si trova nel suolo”, della quale potremmo anche noi essere sostanza, esalta l’artista e lo pone con la realizzazione dell’opera tra materia e spirito, bello ed opinione, povertà e ricchezza, coscienza ed essere, tra tutto e il nulla.

L’arte dunque non è emblema, attributo, allegoria, è significazione.

                                                                                           Nuzzo  Monello

 LEGGI TUTTO in PDF: Lutum Chtonia Hybla

 

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