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Noto, un Progetto di Nuzzo Monello: “Fiorisce il Giardino di Pietra”.

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Noto, un Progetto di Nuzzo Monello: “Fiorisce il Giardino di Pietra”.

Acanto

UN PROGETTO DI NUZZO MONELLO:

NOTO – “FIORISCE  IL  GIARDINO  DI  PIETRA” 

N O T O Vista direzione NORD

        Da troppo tempo conosco ed approvo il Progetto del mio amico prof. Nuzzo Monello e, ritenendo necessario divulgarlo per la sua originale validità scientifico-culturale e nuova  “lettura” topomomastica,  senza nulla togliere a quella oggi esistente in Città, pubblico la Lettera che segue con la Bozza del Progetto “Fiorisce il Giardino di Pietra” auspicando l’accoglimento di una così bella proposta culturale.  Biagio Iacono

Distribuzione deei Toponimi (1)

     

<< Caro Biagio,  poiché da molto tempo mi chiedi lumi sul Progetto Culturale che ho elaborato per la Città di Noto dal titolo “Fiorisce il Giardino di Pietra”, ti rispondo che, in occasione del Decennale dell’Ass.ne “Maestri Infioratori di Noto” della quale sono Socio Onorario, tenutosi presso la 137ª Squadriglia Radar Remota di Mezzo Gregorio/Testa dell’Acqua il 20 dicembre 2015, ebbi l’occasione d’illustrare analiticamente ai numerosi presenti i contenuti di massima del Progetto e, nello stesso tempo, di sollecitare il  Sindaco dott. Corrado Bonfanti, presente alla festa, di fornire finalmente al più presto un qualche dovuto riscontro “nel merito” della mia proposta squisitamente culturale che – dal 16 Aprile 2015 – Lui, Francesco Terranova e l’arch. Raffaele Di Dio da allora ben conoscevano.

In attesa di quel dovuto riscontro, ma soprattutto perché mi hai confortato della tua  piena condivisone di questa mia, forse, “pazzesca” proposta, ti allego la Bozza del Progetto con piena tua facoltà di pubblicarlo o meno sul Val di Noto Magazine.

 Ti saluto con affetto e stima.    Noto, Sant’Elia, 2 Marzo 2016     –      Nuzzo Monello  >>

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NORD - EST

NOTO – “FIORISCE  IL  GIARDINO  DI  PIETRA”   di  Nuzzo Monello 

I semi, i segni e i germi rilasciati nel tempo dalle diverse sensibilità culturali netine, hanno posto e pongono continue rivisitazioni e mutamenti che ineriscono alla più complessa “rigenerazione urbana”. Ciò non di meno rimangono eventi, episodi e fatti che collocano la vitalità del cittadino nella memoria del proprio vissuto, sicché quella via, quel luogo, quella contrada, quel fatto, divengono specificità e caratterizzazione come la processione del Santo Patrono, le sue soste, una gara ciclistica, una manifestazione canora, il teatro, etc.

1 Anagallis arvensis L. - põld-varsapõlv

La via Corrado Nicolaci, individuata tra le più belle d’Europa e per l’Infiorata che vi svolge, è divenuta il luogo ove, più di ogni altro, è possibile riconoscere la rivitalizzazione del centro storico: fatto questo che ha consentito a Noto di riemergere dai suoi stessi patrimoni favorendo l’identificazione del valore culturale di tutto l’impianto urbanistico e monumentale della città “Noto Giardino di Pietra”, ambito nel quale è stato possibile contestualizzare il pregio delle lito-architetture nei percorsi cittadini, nei quali e per i quali il “Saluto alla Primavera” rappresenta, a 37 anni dalla prima edizione, il coronamento della coralità cittadina alla partecipazione dell’evento che, come nelle mitologie, ripete il rito della “rigenerazione” e dell’auspicio.

1 Cichorium Intybus flor m.

L’architettura, l’urbanistica e la natura: una simbiosi che riecheggia, come in uno spartito musicale tra le note di un pentagramma, con la chiave di violino posta alla Flora di Noto, tracciato da Est a Ovest lungo il Corso Vittorio Emanuele tra le vie Cavour, Ducezio, Aurispa, Roma e Salvemini, delimitate dalle “battute” delle vie G. Zanardelli e Ascenso Mauceri, S. La Rosa, G. Bovio, F.lli Ragusa, Ruggero Settimo, G. Galilei e A. Sofia.

3 Asparagus horridus   L

La flora dell’antica orografia del colle Meti è ancor oggi presente nel Territorio circostante la città e nelle alture dei Monti Iblei alle sue spalle, così come era rigogliosa nei giorni della ricostruzione dall’Alveria alla nuova Noto. I Giardini Pubblici, quasi a lasciar traccia della flora spontanea dei colli Alveria e Meti durante il predominio della riedificazione, furono adornati di varietà di piante e fiori talmente esuberanti da guadagnarsi la denominazione di la “Flora” di Noto.

NOTO Pentagramma

Nelle prime edizioni dell’Infiorata gli Artisti adoperavano la Maia spontanea (Fior d’oro – Chrysanthemum Coronarium e Margherita delle messi – Chrysanthemum Segatum), il Finocchietto selvatico (Foeniculum Vulgare), ramoscelli di Mirtillo, fondi di caffè, macinato di semi di carrube e varietà cromatiche del garofano, affinché i 122 metri di tappeto floreale dell’Infiorata di Via Nicolaci potesse essere associata al Territorio, dal quale era possibile trarre le necessarie variazioni dei toni cromatici.

E

La riserva di Vendicari e le tutele ambientali del Territorio rappresentano oggi, tra le vocazioni culturali, il rispetto della natura che può trovare ulteriore conferma con l’adozione dell’abbinamento, nella preesistente denominazione toponomastica cittadina, dei nomi della Flora spontanea mediterranea. L’evento adottivo sarà capace di sostituire il concetto di inanimato o pietrificato espresso da “Giardino di Pietra” in “Giardino Fiorito”  e, inoltre, iniziare a narrare una storia diversa e possibile rispetto ad un passato molto spesso scolorito dal nome di uomini “attraversati” o dimenticati da tempo.

1

L’idea della mia nuova “proposta toponimica” parte dalla considerazione, nell’analisi del Territorio, di delimitare il campo di studio/ricerca sulle propaggini dei Monti Iblei, collocando Noto al centro tra le terre, il mare e le alture alle sue spalle, circoscrivendo il colle Meti con le contrade: a nord Noto Antica, ad ovest Renna, a sud Vendicari/Lido di Noto e ad est Bochini. La ricerca che sta alla base del mio Progetto si pone come novità nel campo della toponomastica in generale anche se soggetta pur sempre a rinnovarsi: ma in particolare ha già suddiviso per zone o “zonizzato” il toponimo in micro-toponimi, ancor oggi individuabili nelle contrade.

2

Certo, inizialmente per la 37ª edizione dell’Infiorata di Via Nicolaci, questa mia proposta potrebbe concretizzarsi con la pubblicazione di una piccola guida-stradario dal titolo “Fiorisce il Giardino di pietra”,  con l’illustrazione delle specie floreali riportanti il loro nome scientifico, in italiano e, ove possibile, quello dialettale con il luogo di vegetazione spontanea, abbinando il nome del fiore a quello attuale della via.

N O T O Vista direzione SUD

Inoltre, nel tempo, potrebbero utilizzarsi targhe in ceramica recanti i nomi degli esemplari della flora mediterranea presente nel Territorio, accostata ai nomi dell’attuale toponomastica – come nelle immagini di questa pagina –  per le vie più vicine alla manifestazione della “Primavera Barocca”.

                                                                                                             Nuzzo Monello

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 APPENDICE  FOTO-DOCUMENTARIA:

SUD - OVEST

 

34567

Targa tipo in ceramica

Iblei agro Netino vista direzione Ovest

IBLEI agro NETINO Vista direzione EST

Aree relative ai microtoponimi

1 NOTO ANTICA

 2 Laghetti Cava Grande

3 Bochini4 Lido di Noto

5 Vendicari6 Mosaici del Tellaro7 RENNA8 Castelluccio

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