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BRUNO RAGONESE NEL XX DELLA SCOMPARSA di Biagio Iacono

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BRUNO RAGONESE NEL XX DELLA SCOMPARSA di Biagio Iacono

RICORDO DI

BRUNO RAGONESE NEL XX DELLA SCOMPARSA

di Biagio Iacono     

Il prof. Biagio Iacono e il Segretario Regionale dell’Ente Fauna Siciliana, Corrado Bianca. (foto E.F.S.)      

  NOTO – Nel tardo pomeriggio di Sabato 27 Aprile 2024, come mensilmente previsto dal Direttivo dell’Ente Fauna Siciliana per il corrente anno, il sottoscritto ha tenuto, nella sede regionale di questa benemerita Associazione, una personalissima commemorazione del fondatore della stessa: Bruno Ragonese e la sua collaborazione ai miei periodici Rivista Netum e La Gazzetta di Noto dal 1976 in poi, come dalla locandina qui allegata. Col Segretario Regionale Corrado Bianca e quello della Sezione di Noto dott. Mario Alì, presenziavano diversi Soci ed Amici dell’E.F.S.

   Esordendo sul valore del ricordo, confesso che non ho saputo sottrarmi ad una breve premessa poetico-letteraria a mo’ d’introduzione sulla validità dell’antico ammonimento latino MEMINISSE IUVAT se ancora, a venti anni dalla scomparsa, il ricordo di Bruno Ragonese è “vivo” quasi come un affettuoso “fantasma” che s’agita e “vive” nei nostri cuori anche nel quotidiano proporsi dell’Ente Fauna che ne segue e persegue l’impegno e gli ideali di cui fu indomabile esempio! Anche Lui, quindi, riecheggiando Catullo, alludevo, ora se ne va per “…iter tenebricosum illuc, unde negant redire – quel tenebroso viaggio, dal quale è  negato ritornare in vita!”

   E che cos’è tutta la nostra poetica letteraria se non un perenne incessante ricordo dei nostri Amori, qualsivoglia essi siano? Fantasmi per Dante e Petrarca gli Amori, come per Foscolo e Leopardi Beatrice, Laura, Silvia, Nerina ecc. – fino a giungere ai nostri Cari scomparsi che, più gli anni passano, più giganteggiano come “Ombre troppo lunghe/del nostro breve corpo…” della poesia di Vincenzo Cardarelli dal titolo PASSATO che qui ripropongo:

                   I ricordi, queste ombre troppo lunghe/ del nostro breve corpo,/

                   questo strascico di morte/che noi lasciamo vivendo,/

                   i lugubri e durevoli ricordi,/ eccoli già apparire:

                   melanconici e muti/fantasmi agitati da un vento funebre.

                   E tu non sei più che un ricordo./Sei trapassata nella mia memoria.

                   Ora sì, posso dire/che m’appartieni/ e qualche cosa fra noi

                   è accaduto/irrevocabilmente./Tutto finì, così rapido!

                   Precipitoso e lieve/il Tempo ci raggiunse.

                   Di fuggevoli istanti ordì una storia/ben chiusa e triste.

                   Dovevamo saperlo che l’Amore/brucia la vita e fa volare il tempo!

  Associavo così le tante imprese di Bruno ai nostri Ricordi/Amori e concludevo la mia premessa esortando i presenti a rivedere sullo schermo solo alcuni Fantasmi delle nostre lotte perse o vinte che di lì a poco sarebbero riaffiorate dalle stesse pagine che qui pubblico, perché sono più che sufficienti a poter pubblicamente ri-confermare e dimostrare nel ricordo di Bruno Ragonese UNO FRA I PIU’ GRANDI FIGLI DI NOTO E DELLA SICILIA NEL SECONDO NOVECENTO!

  La proiezione di molte pagine della Rivista Netum e de La Gazzetta di Noto, con frequenti rilievi ed interventi da parte del pubblico presente, ha concluso una bella ed amichevole serata.

                                                         Biagio Iacono

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NELLA CONFERENZA IN RICORDO DI BRUNO RAGONESE

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BRUNO RAGONESE NEL XX° SCOMPARSA CONFERENZA 27 APRILE 2024 OK

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