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Nuzzo Monello riconosciuto “Maestro della Casualità come poetica artistica”.

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Nuzzo Monello riconosciuto “Maestro della Casualità come poetica artistica”.

      Nuzzo Monello solennemente riconosciuto 

Maestro della Casualità come poetica artistica. 

Un libro. Uno dei libri  di  Nuzzo Monello che attraverso lo scritto e l’accluso DVD ci affascina con le sue trasparenze, lucentezze e misteri, ci  rivela un prezioso segreto racchiuso nel pensiero più intimo  di questo grande artista siciliano e ci fa conoscere i suoi sogni e la storia della sua vita; un simposio su “Artsenso – Progettare la Causalità “ – al quale hanno partecipato valenti critici d’arte provenienti da varie città d’Italia, svoltosi venerdì 29 Marzo 2019, nel Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto, con il patrocinio delle Città d’Arte Avola e Noto, ha decretato il riconoscimento pubblico di Nuzzo Monello di essere il  Maestro della poetica artistica della Casualità. Nuzzo Monello dopo una vita di ricerche, di  sperimentazioni, di studi e il superamento di tante difficoltà incontrate lungo il cammino, ha ottenuto il dovuto riconoscimento attraverso la lettura pubblica del manifesto verbalizzato dagli illustri critici  che alla chiusura del dibattito è stato reso noto dalla redattrice e verbalizzante Dott.ssa Zena Roncada.

Il prof. Nuzzo Monello.

L’autore del libro (L’Arte fra le mani – Sogni e Storie d’artista – Sculture – Luci nelle Ombre, Oli spatola – Calore del Colore, Miscellanea 2013-2018, Sicula Editrice –Netum ) che si autodefinisce “ Trasgressivo, autodidatta, persino sordo all’impositore canto delle Muse, per il piacere di vivere incondizionato” elabora la sua poetica artistica della Casualità su solide basi storiche. Il punto di partenza della sua analisi critica è Apelle, pittore greco del IV secolo a. C. valutato da Plinio  il Vecchio superiore agli artisti vecchi e successivi , il quale alle insistenti critiche rivolte da un calzolaio ad una sua opera lo redarguì con la famosa frase: “ Ciabattino non andare oltre le scarpe “.  In seguito il Monello riferisce: – Ancora nel 400 con Botticelli e Leonardo l’interpretazione delle loro opere venne utilizzata per tentare di capire la personalità dell’osservatore che spesso attribuiva valutazioni ambigue ai simboli raffigurati andando forse  ben oltre il rappresentato.  Inoltre  ci ricorda l’utilizzo che fece nell’800 lo psicologo Rorschach delle macchie d’inchiostro per l’indagine della personalità e che forniva dati utili per quanto riguarda il funzionamento del pensiero, il disagio affettivo e la capacità della rappresentazione di sé e degli altri nelle relazioni.

Da questi e dagli altri episodi in cui l’arte viene usata per propagandare prodotti commerciali, il Monello trae la convinzione che l’ Arte può essere  considerata “ tanto sotto l’aspetto rappresentativo quanto sotto il profilo interpretativo, narrazione puntuale per un verso, e ludica per l’altro verso, sebbene posta ad altissimo valore estetico-divulgativo e figurativo ” . Per Monello ognuno di noi possiede la capacità d’interpretare, di valutare e di mediare la conoscenza che attraverso i sensi e l’ideazione elaboriamo e fissiamo nel linguaggio comune attraverso “ le parole “. “Noi crediamo nella Parola e ad essa attribuiamo valore di legge quando è scritta nella sua immutabilità e incorruttibilità “.

Egli, riferendosi ai Comandamenti  “ parola di Dio “ al testo biblico della Genesi, al messaggio dell’evangelista Giovanni  “ In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio “, aggiunge:  “ Le parole, l’azione,  le frasi , di  per sé non attribuiscono maggiore significato a ciò che viene detto se non sono accompagnate dalla conoscenza dello specifico valore semantico e dall’enfasi della pronuncia. Esse piuttosto appaiono troppo spesso ambigue, di significato equivoco, dubbioso, incerto. …La contemplazione notturna del cielo stellato ci dà l’idea dell’infinito assoluto. La  lettura dell’infinito ci permette d’immaginare il nostro immenso infinito mentale proprio della nostra capacità immaginazione, sede interiore in cui opera il nostro “ io penso inconscio” autonomo, ma regolato dal principio di conservazione e dalla reattiva tendenza naturale ad affermare l’intera personalità. Esso è spontaneamente portato a ridefinire le precedenti ideazioni la cui utilità si è mostrata soggettivamente efficace nelle varie funzioni della vita pratica. …Apro  gli occhi e mi è consentito di vedere l’infinito reale, esteriore , percepibile – afferma Nuzzo Monello proseguendo nella esposizione del suo pensiero filosofico sull’ARTsenso e nella spiegazione della sua espressione artistica denominata “ Progettare la Casualità, egli precisa che esistono due diversi infiniti universi: “Uno Interiore verità , e l’altro Esteriore realtà della persona.  …In questo modo il senso è il mezzo che ci permette  di considerarci figli dell’armonia cosmica e ad essa appartenenti, come le stelle, operando tra l’ imperscrutabile interiore verità e l’esteriore realtà ci permette di credere che siamo bellezza e di percepire l’eco della bellezza che tutt’intorno ci pervade”.

Il grande merito di Nuzzo Monello è quello che con la sua poetica artistica della Casualità si è posto in linea con il pensiero dei maggiori pensatori degli ultimi secoli che hanno affermato l’importanza della creatività  e nello stesso tempo che il “ c a s o ”  è alla base dell’ordine del mondo quale oggettiva situazione d’indeterminazione delle cause stesse. Il Nostro ha saputo dimostrare che l’Arte è quanto di più casuale, di personale e di creativo esiste. Essa, più o meno consapevolmente , ci rende capaci di esprimere e di comunicare gioie, timori , aspirazioni, sofferenze, speranze. Il Maestro della poetica artistica della Casualità conosce benissimo, ama ed apprezza Carl Gustav Jung, lo psicoanalista degli archetipi dell’inconscio collettivo, il quale ha scritto: “ La capacità dell’inconscio di generare immagini, analogie e simboli, come intuizioni inconsce e non arbitrarie rispetto alle produzioni della persona, aiutano l’emergere di  finalità che si stanno escludendo dal proprio piano di coscienza . L’inconscio si esprime attraverso la fantasia “ …..” Fino a quando non avrai reso conscio l’inconscio , quest’ultimo dirigerà la tua vita e tu  lo chiamerai destino.“

Il prof. Costantino Guastella.

Nel 1982  fu il bravo ed estroso giornalista del ”Giornale del Sud “, l’indimenticabile Corrado Caddemi, che per primo scoprì, in uno studio da pittore nel Ronco Concordia di Noto, all’interno dell’intricato e pittoresco quartiere popolare dell’Agliastrello, e fece conoscere al grande pubblico, l’eccezionale ed estrosa personalità del fotografo-pittore  Nuzzo Monello. Da allora una lunghissima serie di giornalisti, scrittori, critici d’arte, registi, specialmente in quotidiani online e riviste di tutta Italia, hanno con interesse seguito lo sviluppo dell’attività artistica del Monello. Quale pedagogista, dirigente scolastico e artista, Nuzzo Monello è profondamente convinto della funzione educativa delle immagini.  Da essere umano innamorato del bello, dell’idealità, del calore del colore, delle luci  nelle ombre che plasticamente manifestano le sue sculture, consente anche all’argilla di assumere la forma di capolavoro d’arte. In tutte le sue opere, magicamente,  emerge l’espressione della sua soggettiva sofferta partecipazione attiva  alla bellezza della vita della natura e della collettività umana. Fra tutti coloro che da vicino hanno mostrato maggiore impegno e competenza nel fare conoscere le varie fasi della sua evoluzione artistica e professionale, tra gli altri spiccano per costanza il giornalista Vincenzo Rosana e l’editore-scrittore Biagio Iacono.

Vincenzo Rosana con sollecitudine ha da sempre informato gli amatori dell’arte sulla stampa e anche attraverso il quotidiano online “ Tutto su Noto “ sui vari aspetti del pensiero e dell’evoluzione artistica del nostro pittore, scultore, ceramista, scrittore e filosofo della Casualità . Biagio Iacono, con affetto e antica amicizia, ha curato la raccolta delle opere della maturità nelle sue molteplici collane editoriali e le ha illustrate nel suo giornale  www.valdinotomagazine.it  Il prof. Biagio Iacono apprezzando l’importanza che ha nei codici della nuova estetica del Monello l’uso dell’olio spatolato intrapreso per progettare  la “ casualità “  delle percezioni inconsce, lo segnala “ come  registro delle visioni,  per tutti possibili , ma per l’artista si esprimono in proposte d’arte “. L’obiettivo pratico del Maestro è etico, sociale, umanistico. Egli vuole restituire quanto di bello, di buono,  di gratificante, ha ricevuto dalla vita a contatto con la natura del Sant’Elia di Avola e con la ricchezza culturale, varia e composita del Giardino di pietra: Noto. Il suo ideale modello Avola-Noto lo ha naturalmente indirizzato a mettere la sua esperienza a servizio delle due Città d’Arte. Il suo esempio che nasce dalla sua cultura pedagogica, dal pathos  dall’insieme di sofferenze, passionalità, concitazioni, legate alla grandezza tragica dell’Arte, sono il migliore auspicio per una sempre maggiore, reciproca, proficua, pacifica e fruttuosa collaborazione tra i cittadini delle due Città. Considerando la poetica della “Casualità” nell’ambito  teorico filosofico-scientifico della realtà soggettiva, indubbiamente si intravvede il culturale legame con quanto di meglio la ricerca scientifica sperimentale  verificata ha prodotto negli ultimi secoli .

Nuzzo Monello: Lampedusa

Le argomentazioni espresse da Nuzzo Monello quali “sogni e storie di artista “ e quale nostro  simile che ha il particolare privilegio  di possedere – L’arte fra le mani – essendo perfettamente in linea con il pensiero dei filosofi-scienziati che in questi ultimi secoli hanno espresso le teorie della Relatività e della Meccanica Quantistica, aprono imprevedibili sviluppi sul piano dello studio della realtà soggettiva e della formazione di una nuova corrente culturale di pensiero nell’epoca postmoderna .

Di questa nuova  corrente di pensiero Nuzzo Monello – dopo il riconoscimento pubblico a conclusione del Simposio di Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto – quale ideatore della poetica artistica della Casualità ora è ufficialmente l’indiscusso Maestro.

Costantino Guastella

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