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Sebastiano Amato nel ricordo di Enzo Papa

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Sebastiano Amato nel ricordo di Enzo Papa

 

RICORDO di  SEBASTIANO AMATO

di  Enzo Papa

SR, 26 Novembre 2021 – Poco più di due mesi or sono, veniva a mancare Nello Amato, il professore Sebastiano Amato. La notizia improvvisa della sua morte ci lasciò sbigottiti e confusi. Sapevamo che non stava bene, che aveva complicati problemi di salute che neppure le cure mediche riuscivano a debellare. E tuttavia resisteva e lottava per non lasciarsi sconfiggere, continuando a studiare e a scrivere preziose pagine sulle colonne di ”Libertà”,  o inviandole ai suoi più cari amici.

Il prof. Sebastiano Amato.

 E’ stato un Maestro, perché è maestro solo colui che sa squarciare nuovi orizzonti alla cultura, alla conoscenza. Perché così è stato di lui fin dai primi anni del suo lungo insegnamento nelle storiche aule del Liceo Gargallo e poi con la pubblicazione dei suoi studi sulla cultura greca antica e moderna e, soprattutto, con quelli dedicati alla storia della nostra città. Sì, perché è stato uno dei più autorevoli studiosi di Siracusa, per certi aspetti continuatore e successore di Paolo Orsi e di Giuseppe e Santi Luigi Agnello.

 Lo dimostra, se ce ne fosse bisogno, la pubblicazione dei ben quattro tomi “Dall’Olympieion al fiume Assinaro”, che, facendo l’eco a Tucidide, ricostruisce con l’attenzione e la cura dell’esperto filologo la seconda campagna ateniese contro Siracusa (415-413 a.C.). Non solo questo, a cui si aggiungono molte altre pubblicazioni, tra cui quelle importanti dedicate alla “Grande guerra” o alla “Germania” di Tacito o al “De rerum natura” di Lucrezio.

Ma la sua attività di studioso non si svolgeva solo entro le pareti domestiche o attorno agli scaffali del suo studio. Tutt’altro che misantropo, fu per oltre un decennio mio successore alla Presidenza della Società di Storia Patria, rinvigorendone e rivitalizzandone la prestigiosa attività culturale con l’organizzazione di importanti eventi e convegni che hanno lasciato indelebile traccia.

Fu per altrettanti lunghi anni Presidente dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, offrendo i suoi preziosi contributi anche all’INDA e fondando, insieme al compianto Paolo Greco, l’Istituto Superiore di Studi Umanistici e la pubblicazione della rivista “Letture critiche”. Ottimo oratore, le sue conferenze e i suoi interventi, offerti sempre con elegante competenza ai suoi ascoltatori, godevano di quella semplicità comunicativa con cui solo i grandi sanno esporre problemi culturali complessi e ostici.

Nessuno, credo, infine, possa dubitare che Nello Amato sia stato una autorevolissima figura di primissimo piano nel panorama culturale cittadino e, a dispetto di tante vie e rotonde dedicate ad oscuri e anche discutibili personaggi, meriterebbe, senza alcun dubbio, di essere ricordato con tal misura alle generazioni future.

 Con lui abbiamo perduto un modello di comportamento intellettuale e adesso che non c’è più, elaborato l’amichevole lutto, ricordandolo e facendolo sopravvivere nella nostra memoria, possiamo parlare di lui come di un fratello, con serenità e con una certa venerazione. E mi viene da ripetere a lui quella locuzione latina che egli affettuosamente scriveva a conclusione di ogni sua lettera: “cura ut valeas”, ovunque tu sia, caro Maestro.

Enzo Papa

NOTA BENE: L’articolo di cui sopra è stato pubblicato il 10 Ottobre 2021

dal quotidiano LA SICILIA di Catania che ringraziamo per la collaborazione.

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