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Noto – “Scienza e Democrazia”, conferenza del Presidente di Ente Fauna Siciliana.

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Noto – “Scienza e Democrazia”, conferenza del Presidente di Ente Fauna Siciliana.

Noto – Il 23 marzo 2024 inaugurata la Sede regionale dell’Ente Fauna Siciliana con la conferenza del Presidente prof. Giorgio Sabella su

 

“Scienza e Democrazia”.

di Biagio Iacono

   NOTO – Sabato 23 marzo 2024, dalle ore 17 sino al tardo pomeriggio, si è svolta a Noto una piacevole cerimonia per l’inaugurazione della nuova sede regionale dell’Ente Fauna Siciliana di Via Salvatore La Rosa 2/A, gentilmente concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune della Città.

Il Sindaco di Noto, il prof. Sabella e Corrado Bianca inaugurano la Sede Regionale dell’Ente Fauna Siciliana, inVia S. La Rosa, n°2/A

  Alla presenza di diversi Soci e simpatizzanti, sono intervenuti il Sindaco di Noto dott. Corrado Figura, il Presidente dell’E.F.S. prof. Giorgio Sabella e il Segretario regionale Corrado Bianca che hanno tagliato il nastro all’entrata dopo aver prima “svelato” sulla strada la targa col nome dell’Ente Fauna Siciliana e uno stemma in pietra raffigurante il bassorilievo d’un Grifone, simbolo e/o logo della benemerita Associazione fondata da Bruno Ragonese nel lontano 1973.

    Erano altresì presenti i Consiglieri regionali e.f.s. prof. Carmelo Monaco dell’Università di Catania, il prof. Fabio Massimo Viglianisi Segretario della Sezione e.f.s di Catania, la dott.ssa Francesca Messina Segretaria della Sezione di Acireale, il dott. Mario Alì Segretario della Sezione di Noto, la prof.ssa Antonina Barone Segretaria della Sezione di Avola), la Responsabile della Sezione giovanile Antonina Oddo e Rappresentanti del Corpo Guardie Ecologiche dell’e.f.s. ed alcune Guide naturalistiche.

Il prof. Giorgio Sabella, il Sindaco di Noto e il Segretario Corrado Bianca.         ( foto Nuzzo Monello)

 Il Sindaco di Noto, dott. Corrado Figura, aprendo l’incontro, ha manifestato il suo compiacimento sulla concessione all’E.F.S. dei locali annessi al Teatro Comunale per realizzare la Sede regionale, auspicando che gli altri progetti in itinere fra il Comune e l’Ente possano presto avviarsi a compimento.   

Dopo i convenevoli di rito, il Segretario Corrado Bianca ha ringraziato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per la gentile concessione e, poi, ha dettagliatamente elencato i Relatori e l’oggetto dei dieci Incontri e conferenze su Natura, Cultura e Società che il Direttivo ha programmato per l’anno in corso, condensando l’iniziativa nello slogan: Un sabato pomeriggio di interesse, la cui locandina è qui apribile.

 Pertanto, con l’inaugurazione della suddetta Sede, proprio sabato 23 marzo u.s., è stata colta l’occasione migliore per attivare la prima conferenza su Scienza e Democrazia con relatore lo stesso Presidente Giorgio Sabella, professore associato di Biologia Animale presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali nell’Università di Catania.

 Certo, l’oggetto dell’incontro non si prestava facilmente ad essere affrontato in pubblico solo verbalmente: per questo, il Relatore si è servito di apposite diapositive, a mo’ di scaletta, per evidenziare gli spunti in generale del suo arduo percorso espositivo. Diciamo arduo perché sull’oggetto Scienza e Democrazia il discorso, pur dovendolo generalizzare nel primo termine, rischiava di diventare generico qualora lo si fosse associato e/o contrapposto acriticamente a Democrazia senza un minimo fondamento storico-filosofico.

   E, tuttavia, poiché la Storia della Filosofia occidentale, alla quale ci riferiamo, è sin troppo affollata di Protagonisti che – da puri Scienziati o Filosofi, una volta concluse oggettive sperimentazioni da una parte, o indagini teoretiche dall’altra non siano giunti a confluire nel privilegiare ora l’una ora l’altra branca quando il rapporto fra i due termini lo si dovette affrontare senza equivoci: ecco perché la prima fu veramente tale solo con l’altra, non più avversata ma sempre intrecciata all’inscindibilità della loro stessa esistenza, sebbene dialettica e …non sempre pacifica!

Il Presidente dell’Ente Fauna Siciliana, prof. Giorgio Sabella, durante la sua conferenza. (foto Nuzzo Monello)

   Scrivere, dialogare od esporre, su tale inesauribile e scontrosa questione non è più possibile nel terzo Millennio senza rischiare equivoci schieramenti, specie alla luce dei nostri tempi, percorsi dai fantasmi delle guerre del Novecento, che ci vedono controvoglia, chi più chi meno, succubi di ancestrali paure riemergenti dall’infernale bolgia in cui oggi l’Europa ed il Mondo tutto vien trascinato: per questo ci chiediamo di quale Scienza o di quale Democrazia stiamo parlando, se per saperne di più non basta navigare nel gran mar dell’essere in rete – come ingenuamente io ho fatto in Google – per cercare, senza trovarla, una soddisfacente risposta a sì drammatica opposizione!

   Voglio dire e chiedermi se – in una qualunque società capitalistica, socialista, comunista, monarchica, repubblicana, oligarchica o pluralista in genere – possa davvero nascere, esistere e …resistere una Scienza, che possa dirsi veramente tale, qualora mancasse un pur minimo grado di partecipazione alla gestione del potere politico pacificamente intesa come espressione di Democrazia. Certamente no e, altrettanto, non esisterebbe Democrazia senza una libera Scienza: ecco l’oggetto della conferenza affrontato dal prof. Giorgio Sabella, ecco affollarsi nelle nostre coscienze gli eterni inquietanti interrogativi che ci spalancano timori futuribili da …Medioevo prossimo venturo!

Una foto di Bruno Ragonese (1938-2004) fondatore dell’Ente Fauna Siciliana.

Purtuttavia, il Relatore ha saputo porgere la sua pur provvisoria risposta, colma di …non poche ma pacate riflessioni che, alla fine, confermano l’amarezza constatata dal nostro poeta Salvatore Quasimodo in Uomo del mio tempo che era ed è “… ancora quello della pietra e della fionda, … nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, …. dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura.” Per non dimenticare l’illuso invito del Nostro agli eterni “Padroni della Terra” affinché – vedi Agosto MCMXLVII – non suoni di colpo avanti notte / l’ora del coprifuoco. Un giorno, un solo / giorno per noi, padroni della terra, / prima che rulli ancora l’aria e il ferro / e una scheggia ci bruci in piena fronte.

 Il prof. Sabella, quindi, esponendo quella evidente dialettica fra lo Scienziato ed il Potere della Società di tutti i tempi, ha sottolineato come il primo – da secoli chiuso nella sua Torre d’Avorio – ad un certo punto si sia “accorto” d’essere sempre stato intimamente legato alla sua Società e come, pertanto, sia uscito da quella Torre pur riconoscendo che quel “…legame sia stato e continui ad essere disconosciuto” – come scrive il Relatore – soprattutto dalla Classe politica detentrice del Potere.

   Ma, per non dilungarci sulla pura cronaca della conferenza, nella quale il Relatore solo sommariamente ha potuto analizzare le complesse componenti della dialettica fra Scienza e Democrazia – per meglio esporle ai Lettori più interessati – in questa sede online pubblichiamo integralmente le tre puntate che la Rivista Grifone dell’Ente Fauna Siciliana ha riservato al prof. Giorgio Sabella, premettendo l’incipit delle stesse apparse nel 2019:

    In precedenti articoli (Grifone n. 129 del 31 agosto 2015 e n. 137 del 30 aprile 2017) ho tentato di tratteggiare al­cuni temi riguardanti il rapporto fra libertà, democrazia e tutela della biodiversità e i processi legati alla globalizzazione, evi­denziando alcune delle problematiche che emergevano dal loro rapporto dialetti­co e talora conflittua­le. In quegli articoli mi ero ripromesso di prendere in esame il tema dei livelli di de­mocrazia e libertà che caratterizzano oggi la ricerca scientifica e le sue relazioni con la società attuale.  …. CONTINUA LETTURA PRIMA PARTE IN PDF:

Sabella_Scienza e democrazia 1_2019

   Nel numero precedente di Grifone la prima parte di questo articolo si concludeva commentando l’affermazione “la scienza non è democratica” che, al di là delle inten­zioni di colui che in modo un po’ superficiale l’aveva utilizzata, comporta delle profonde implicazioni sul tema delle relazioni che intercorrono fra scienza e democrazia nella società attuale.

  CONTINUA LETTURA SECONDA PARTE IN PDF:

Sabella_Scienza e democrazia 2_2019

   Nel precedente articolo avevo preso in esame le dinamiche interne che regolano il funzionamento della comunità scientifica riscontrando notevoli analogie, e talora omologie, con quelle che stanno alla base delle società democratiche. È evidente che tali somiglianze e parallelismi si riferiscono proprio al funzionamento delle comunità e non certo al metodo scientifico, che sebbene non sia definibile in modo univoco, e generi notevoli discussioni sulla sua reale e concreta applicabilità, resta comunque uno strumento che rappresenta una prerogativa degli scienziati che lo elaborano, affinano, adattano e applicano a seguito dei loro studi, delle loro esperienze e delle loro elaborazioni teoriche.   CONTINUA LETTURA TERZA PARTE IN PDF:

Sabella_Scienza e democrazia 3_2019

   Ringrazio il paziente Lettore se avrà avuto la forza e la bontà di poter sfogliare o leggere attentamente i testi delle tre puntate di cui sopra e chiudo provvisoriamente ogni altra riflessione sull’argomento Scienza e Democrazia ripromettendomi di tornarci con una rapida carrellata dal punto di vista strettamente storico-filosofico da Socrate-Platone e Aristotele per giungere al concetto di Scienza in Immanuel Kant ed oltre …si Fata sinunt.

Biagio Iacono 

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