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Ragusa: “La Forma infranta”, Mostra di Salvatore Fratantonio

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Ragusa: “La Forma infranta”, Mostra di Salvatore Fratantonio

Ragusa: La Forma infranta di Salvatore Fratantonio

Sarà inaugurata giorno 9 maggio 2025 alle ore 18.30 presso il Centro Commerciale Culturale di Ragusa, La forma infranta: Mostra di Salvatore Fratantonio.

di Elisabetta Rizza

La mostra, proposta dal Centro Studi Feliciano Rossitto, vanta il  patrocinio del Comune di Ragusa e dell’Assemblea della Regione Sicilia. Curata da Chi scrive, sarà aperta alla presenza del Sindaco Peppe Cassì, dell’Onorevole Nello Di Pasquale nonché dal Presidente del Centro  Studi Giorgio Chessari.

Previsti, inoltre, gli interventi della dottoressa Mariacristina Tomaselli psicologa-psicoterapeuta e di Andrea Guastella, storico dell’arte, presenti con i loro testi critici sul catalogo, già disponibile in mostra, Edizione Centro Studi Feliciano Rossitto. Sarà presente l’Autore.

Con “La forma infranta” si presentano i recenti lavori di Salvatore Fratantonio datati 2024/2025, insieme ad una selezione di opere che hanno fatto parte di nuclei tematici degli ultimi anni. I lavori sono realizzati con vecchi specchi, frantumati e poi ricomposti su legno e poi ancora lavorati con colore.

Sono il risultato, mai definitivo, di una lunga  riflessione artistica, di una lenta trasformazione e di  una maturazione di temi e poetica che nel corso degli ultimi anni si è articolata e resa più complessa con nuove tecniche e forme. In altri termini,  queste nuove opere ci confermano che quanto più i temi si sono approfonditi sul piano esistenziale/sociale, nella stessa proporzione anche la forma della pittura è cambiata.  

Dando sempre più spazio all’ombra, come nelle opere del 2017 “ Chiarobuio”. Quasi dissolta nelle chine acquarellate dei “ Sussulti 2020/2021”, dramma della pandemia. E ancora lacerata e spaccata, nel rosso e nero, nel buio e nelle ferite di “Autoritratto, il senso e l’essenza” del 2023/2024.

Con “La forma infranta”, avviene la frantumazione reale e definitiva della Forma. Le opere ci riconducono al mito antico di Narciso, e al significato fortemente simbolico dello specchio, avendo subito, da parte dell’artista, un “ gesto” importante, di rottura, deflagrazione per affermare l’inutilità di immagini false quanto  vuote  sul piano individuale, rovinose e catastrofiche su quello dei meccanismi sociali legati alla seduzione del potere.

La necessità di ri-conoscersi in una immagine vera, la frantumazione delle certezze e la   consapevolezza della estrema difficoltà di ricomporre una forma differente, è solo una , delle possibili chiavi di lettura…

La mostra è visitabile, con ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.30, incluso domeniche e festivi.

Elisabetta Rizza

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