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CIMITERO DI NOTO: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE…

CIMITERO DI NOTO: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Il Comitato, a cui hanno aderito moltissimi concittadini, ha portato avanti due iniziative. Quella giudiziaria: il ricorso al Tar per impugnare la delibera di Giunta e scongiurare l’affidamento in concessione al privato e quella politica: la proposta di delibera di iniziativa popolare volta a revocare la precedente delibera di Consiglio comunale con la quale si era dato via libera al project financing del privato.
Il Tar ha fissato l’udienza per la discussione del merito del ricorso il prossimo 22 ottobre. Nel frattempo il progetto dell’Amministrazione è stato bloccato. Primo obiettivo raggiunto Ma non ci fermiamo qui! È stata depositata, nei termini e con i presupposti di legge, la proposta di delibera di iniziativa popolare.
L’obiettivo del Comitato e degli oltre 2.200 Concittadini sottoscrittori è quello di arrestare definitivamente il progetto dell’Amministrazione.
Questo non vuol dire lasciare irrisolti i problemi. Vuol dire che il sindaco Figura deve immediatamente indire la gara d’appalto per la costruzione dei loculi, dopo che ha speso oltre 135.000 euro per la loro progettazione esecutiva. Anche perché i Cittadini hanno versato, alcuni da anni, il denaro per l’acquisto della sepoltura. La città non può più attendere.
La novità di queste ore è che il Presidente del Consiglio ha deciso di non convocare il Consiglio Comunale per discutere la proposta di iniziativa popolare.
Il Presidente del Consiglio, che dovrebbe avere un ruolo super partes ed essere una figura di garanzia per tutti, con il suo diniego ha dato uno schiaffo in faccia alla Città. Così facendo si è allineato servilmente al Sindaco, impedendo e rifuggendo il dibattito democratico.
Il Comitato non rimarrà a guardare e non deluderà tutti coloro che credono che la gestione del Cimitero deve rimanere a Noto. Per questa ragione farà ricorso al Tar: per ottenere la convocazione del Consiglio Comunale che il Presidente del Consiglio ha sfacciatamente negato, ma si riserva anche di chiedere l’intervento della Magistratura penale per il rifiuto di un atto cui il Presidente è tenuto in ragione del suo ufficio.
IL PRESIDENTE DEL COMITATO
GEOM. PIPPO BOSCO ED IL DIRETTIVO