“Storia Millenaria di Noto sotto Greci e Romani” di Biagio Iacono – 3^ Puntata.
Storia Millenaria di Noto Antica
sotto Greci e Romani
un docu-film di Biagio Iacono e Gianni Manenti.
VEDI PRIMA LA TERZA PUNTATA DIRETTAMENTE NEL DOCU-FILM
DI GIANNI MANENTI REALIZZATO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
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TERZA PUNTATA
di Biagio Iacono e Gianni Manenti
Nella seconda puntata di questa Storia di Noto, concludavamo con la morte di Ducezio e dicevamo come, proprio mentre l’antica Neeton andava sempre più sviluppandosi, di lì a poco anche essa cadde in potere dei Greci seguendo le sorti di Siracusa sotto i Dionigi, Agatocle, Pirro e Jerone II.
Come già sottolineato, proseguiamo citando testualmente la monografia Noto, la Ingegnosa del prof. Gaetano Gubernale, datata 19 febbraio 1927 nella collana Le cento Città d’Italia e, per i Quaderni della Rivista Netum, ristampata dal prof. Biagio Iacono il 19 febbraio 1986 sottotitolandola Una perduta Città di sogno:
<< Assimilati i costumi greci, Neeton ebbe comuni con essi il culto degli Dei, le costumanze, le leggi. Elevò templi, e famosi furono quelli di Apollo, Ercole e Mercurio. Progredì nella coltura dei campi mentre in quella intellettuale ebbe un Archiginnasio, un Teatro ed altre pubbliche istituzioni che la resero città ragguardevole grazie al sapiente governo del suo Senato.
Passata ai Romani, come Città federata, ebbe mutato il nome in quello di Neetum e, poi, di Netum, subendo le imposizioni dei nuovi conquistatori e specie del governatore Caio Verre, a cui peraltro resistette con fermezza negandogli il pubblico denaro di cui voleva impadronirsi l’ingordo pretore. Molto frumento però le fu estorto dal Verre per cui Cicerone – patrocinante la causa dei Siciliani – non mancò di fare pubblica accusa nelle sue celebri arringhe.>>
Noi aggiungiamo che tale vittoria sull’ingordigia dei Romani, i nostri Padri non la dimenticarono, tanto è vero che anche nella nuova Noto vollero perpetuarla in Palazzo Ducezio nella volta della Sala degli Specchi con l’iscrizione latina della foto che qui alleghiamo, da me tradotta a senso, in cui Cicerone dice testualmente:
“…Cur Taurominitanis frumentum cur Netinis imperasti? – Quorum Civitatum utraque foederata est – Ac Netini quidem sibi non defuerunt …Pronuntias Netinos frumentum dare non oportere et ab his tamen exigis. Hoc Netinorum foederata Civitas publice dicit.”
“Perché ai Taorminesi ed ai Netini tassasti il frumento, le cui Città sono l’una e l’altra federata di Roma? Ma i Netini, pertanto, non accolsero tale imposizione. …Dici che i Netini non debbono dare frumento e, tuttavia, lo esigi da loro. Questo la Città federata dei Netini pubblicamente dice!”
La frase, che traduco a senso proprio per la sua schiettezza, è tratta dalla Oratio in Verrem di Cicerone, che accusa il governatore Verre di voler imporre a Noto ed ai Netini, una città siciliana alleata (federata), di fornire grano, nonostante le proteste della città stessa. Questa azione è evidenziata come una delle tante ingiustizie commesse da Verre ai danni delle città siciliane alleate.
Biagio Iacono-Gianni Manenti
PER SAPERNE DI PIU’:
Storia Millenaria di Noto: un “docu-film” di Biagio Iacono e Gianni Manenti.